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venerdì 8 giugno 2012

Exile esplosivo, ma non finisce qui

Debutto esplosivo per Traffic Festival al Molodiciotto.
Migliaia di persone si sono riversate sulla terrazza per accendere le polveri del noto festival cittadino e per rendere omaggio alla musica di TIM EXILE. Preceduto dal nostrano Mohko che con le sue trame sonore  ha creato un'aura quasi sacrale all'interno del teatro, un tempo regno di Ronconi e poi dai successivi Ioris's Eyes, il genietto che firma i software della Native Instruments ha dato vita ad uno show pirotecnico.
Armato di cd player, mixer, laptop e campionatori e con in dosso una t-shirt segnata da un ipnotico "YOU", si è prodotto in un live set che si potrebbe definire encilopedico. Non una ritmica, non un'armonia, non un passaggio che in qualche modo non rappresentasse da solo una summa di tutta la musica contemporanea e non, attualmente udibile e rappresentabile.
Abolito il concetto di tempo - nel giro di pochi secondi la manopola dei bpm poteva passare dalla soglia dei 90 a quella dei 140 e passa - ogni traccia con o senza accompagnmento orchestrale era capace di trasformarsi da pura dub step a canzone tout court con Tim che mescolava in contemporanea le sue qualità canore oltrechè di performer pan-strumentista. Fin da subito è stato chiaro a tutti che non si stava assistendo a ciò che convenzionalmente si può ancora chiamare "Dj Set" o "Live Set". I termini musicali si sono spostati definitivamente. Nemmeno "Concerto" rende l'idea. Con Tim Exile si è davvero di fronte alla celebrazione della Musica Mutante, tema del Traffic 2012. Chi parla ancora di musica elettronica e storce anche il naso, dovrrebbe ritornare sui banchi di scuola.  O meglio assistere ad un'esibizione di Tim Exile. Che nel mezzo del set, grazie alla sua magia, si è potuto tranquillamente permettere di fermare le macchine e porgere il microfono al pubblico per campionare una sillaba, un verso o un rutto - peccato che non abbia riprocessato chi ha inciso un inspiegabile "cometichiami" - facendo diventare questo materiale sonoro e casuale il beat della prossima ritmica. Merito dei suoi sistemi innovativi "The Mouth" e "Fingers".
Insomma Tim è uno sciamano. E con lui, come la fenice, la musica muore e risorge dalle sue ceneri.
In continuazione.


Dopo Tim, la parte OFF  di Traffic al Molodiciotto, prosegue questa sera e domani.
Dopo i concerti in piazza San Carlo, questa sera al Molo sbarca BAIO, il bassista dei WAMPIRE WEEKEND con il suo dj set mentre domani la festa finale del Traffic è sempre alla Terrazza sul Po. Il cast? Segreto assoluto.


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